Missione del blog

Il Biri, il socio più anziano titolare della celebre Agenzia (*), ha l'abitudine, da anni, di annotare i suoi pensieri, le sue osservazioni e gli avvenimenti che gli accadono (anche i meno memorabili) in un taccuino che non mostra a nessuno e del quale è gelosissimo.
Ora, avuto il permesso di visionarlo, l'ho trovato per certi versi interessante (come tutto quello che concerne il Biri) e gli ho chiesto perché non lo pubblicasse in un blog. Impresa disperata: il Biri non sa usare nemmeno il telecomando del televisore, figuriamoci il computer! Impietosito ho deciso di aiutarlo e pertanto ecco qui il blog con le pagine del taccuino del Biri che potrete leggere e commentare ricordando sempre che il sottoscritto non si prende alcuna responsabilità del contenuto essendo il suo contributo solamente quello di una collaborazione tecnica e poco più.


Per saperne di più, leggere il post dal titolo: Ouverture.
R.M.

(*) L'Agenzia di Ascolto e Collaborazione Morale della quale parlerò appronditamente in un prossimo futuro su queste pagine.

Roberto Mulinacci

EFFETTO SERRA

martedì 12 gennaio 2010

Si gelava, letteralmente. Coperto mi ero coperto, e bene, con i guanti, la sciarpa, le scarpe grosse, il cappello di lana e tutto il resto, ma questo inverno si faceva sentire lo stesso. Avevo appuntamento con Dario e temevo che fosse in ritardo come al solito, così, quando l'ho visto già in attesa e tutto intirizzito dal freddo, gli ho proposto di salire nella mia auto, a scaldarsi un poco. Ho acceso il motore, ho regolato le manopole del riscaldamento e della ventola su MAX, e,quando dopo pochi minuti, abbiamo cominciato a stare un pò meglio gli ho detto:
"Dario, è il momento che ognuno faccia la sua parte"
"Che cavolo bisognerebbe fare? E a che proposito?" ha risposto il mio amico che non sapeva dove volevo arrivare e aveva drizzato subito le orecchie.
"Dario, scusa se non te l'ho detto subito: per una volta non mi riferisco alla politica, ai politici e a tutta la sacra Casta che spesso è oggetto delle nostre attenzioni. Mi riferisco al freddo. A questo freddo siberiano. Che ne pensi?" e mi sono messo in stand-by.
"Beh, freddino è freddino" ha fatto lui "ma non bisogna generalizzare. E' un freddo normale; invernale"
"Ma come?" ho sbottato "Freddino, normale... ma che cavolo dici? E' un freddo cane come non si sentiva da anni. I telegiornali ieri hanno fatto vedere l'intera isola britannica coperta di ghiaccio; in Norvegia hanno raggiunto i meno 42 gradi (record degli ultimi 122 anni), la Germania e la Spagna sono coperte dalla neve. E' innevato anche il Vesuvio... Freddo normale?
Ma non doveva aumentare il riscaldamento globale? O non doveva iniziare la desertificazione dell'Europa? O non dovevamo essere in piena carestia dovuta alla siccità? Tutte cose predette dagli esperti, da quelli che se ne intendono, insomma e che non si scompongono certo e anzi cercano di non dare troppo credito alla piogge continue di questi ultimi mesi. Ma lo sai quant'è che piove? Fiumi esondati, paesi evacuati, paura di allagamenti, e freddo, freddo dappertutto.
Sai che ti dico: per quanto mi riguarda un pò di riscaldamento, anche locale invece che globale, mi farebbe piuttosto comodo. E poi chi l'ha detto che con il riscaldamento globale le cose dovrebbero andar peggio? Al caldo si sta bene al punto che quando si sta bene si dice "al calduccio". Tu vuoi stare "al fredduccio"?
Dario si è stufato di tutto questo qualunquismo (così l'ha chiamato) che metteva in dubbio la buona fede e l'onestà (oltre alle capacità professionali) degli Esperti.
Me l'ha fatto notare
"E poi spengi il motore" ha aggiunto "A che serve tenere la macchina ferma e con il motore acceso? Ormai ci siamo riscaldati" ha concluso, tutto sulle sue.
"Dario, scusami sai, ma non è per scaldarci che tengo il motore acceso. Non lo spengo perché almeno genero un pò di inquinamento e i tuoi esperti dicono che l'inquinamento è responsabile dell'effetto serra, quello che produce il Riscaldamento Globale. Ecco, io nel mio piccolo mi dò da fare. Un pò di sano Effetto Serra è quello che ci vuole se non si vuol finire tutti assiderati".
Qui la conversazione si è interrotta.
Prima di andarcene ognuno per la sua strada siamo rimasti ancora un pò nell'auto, ferma e con il motore acceso, ognuno perso dietro i suoi pensieri.

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