Missione del blog

Il Biri, il socio più anziano titolare della celebre Agenzia (*), ha l'abitudine, da anni, di annotare i suoi pensieri, le sue osservazioni e gli avvenimenti che gli accadono (anche i meno memorabili) in un taccuino che non mostra a nessuno e del quale è gelosissimo.
Ora, avuto il permesso di visionarlo, l'ho trovato per certi versi interessante (come tutto quello che concerne il Biri) e gli ho chiesto perché non lo pubblicasse in un blog. Impresa disperata: il Biri non sa usare nemmeno il telecomando del televisore, figuriamoci il computer! Impietosito ho deciso di aiutarlo e pertanto ecco qui il blog con le pagine del taccuino del Biri che potrete leggere e commentare ricordando sempre che il sottoscritto non si prende alcuna responsabilità del contenuto essendo il suo contributo solamente quello di una collaborazione tecnica e poco più.


Per saperne di più, leggere il post dal titolo: Ouverture.
R.M.

(*) L'Agenzia di Ascolto e Collaborazione Morale della quale parlerò appronditamente in un prossimo futuro su queste pagine.

Roberto Mulinacci

PROGRESSO E PROGRESSISTI

lunedì 3 maggio 2010

Da quanto mi avevano lavato il cervello in tutti questi anni mi avevano quasi convinto che la missione principale dell'uomo (ma anche la sua più edificante qualità, e diversità, e prerogativa) fosse quella del suo inarrestabile muoversi verso il cosidetto Progresso (la maiuscola pareva d'obbligo).
Bòni, bòni; aspettate a sentire quello che ho da dire al riguardo prima di cominciare la sfilza di tutte le risapute litanie sull'argomento che partono da Platone, citano Dante (nati non fummo a viver come bruti, ecc. ecc.) e, passando dal buon Marx giungono fino ai suoi tardi (molto tardi) epigoni, quelli che (anche se abbastanza scornacchiati al momento) addirittura dal Progresso trassero l'aggettivo qualificativo che per decenni li ha indicati e li indica al popolo bue (c'est à dire quello che non la pensa come loro) come illuminati perennemente dal Sol dell'Avvenire: I Progressisti.
Chiariamo i termini della questione (sempre, prima di affrontare una discussione, un dibattito, una critica o un semplice colloquio occorre stabilire i termini che sono in ballo): cosa si intende per Progresso (o anche per progresso, semplicemente, senza maiuscola).
Ebbene (per quanto mi riguarda): se per progresso si intende il continuo adattamento umano alle circostanze esteriori, o quel lavorìo incessante per cercare di trovare, conoscere, trasformare e utilizzare le risorse della natura (tutte risorse che ci sono già, si badi bene) allora non posso far altro che concordare che sì, è stato fatto in questi millenni un buon lavoro, diciamo il minimo indispensabile per tenerci occupati se non proprio per dare un senso alla nostra esistenza.
D'altra parte l'Uomo è un essere intelligente con la particolarità di non trovar mai pace nello stato in cui si trova in un dato momento; abbastanza normale quindi che, guardandosi intorno e osservando bene le cose, cerchi di trarre delle conclusioni da ciò che vede e tenti di utilizzare i risultati delle sue osservazioni per i suoi interessi (veri o presunti).
Spesso, addirittura, l'Uomo pensa che sia questo il suo fine, la sua missione, il suo obiettivo endemico e ineludibile: trovare sempre nuove soluzioni, sperimentare sempre nuove tecnologie, battere sempre nuove strade. Il risultato è che buona parte di quello che siamo soliti chiamare l'Ingegno Umano è riscontrabile in quelle che si definiamo Invenzioni o anche, addirittura, Creazioni. Ricordo al proposito che quando andavo a scuola, un bel capitolo del libro di storia era dedicato alle conquiste dell'Uomo; era intitolato, pomposamente, "Invenzioni e Scoperte" e parlava di Volta, di Meucci, di Cristoforo Colombo e di Magellano.
Naturalmente il titolo era fuorviante; come tutti sanno (anche se si tende a dimenticarlo) l'Uomo è indubbiamente capace di scoprire qualcosa (dato un intervallo di tempo abbastanza lungo, riesce a tutti) ma quanto ad inventare o addirittura "creare" qualcosa, beh, niente da fare, non fa per lui (purtroppo). La cosidetta "invenzione" della pila, o della stampa, o della polvere da sparo, o dell'energia nucleare sono a tutti gli effetti, semplicemente delle "scoperte" di qualcosa che già c'era. C'erano i materiali e c'erano le leggi chimiche e c'erano le forze fisiche, solo che non si era ancora scoperto il modo per utilizzarle anche se ciò non toglie che gli Assueri, gli Egiziani e gli Aztechi (tra gli altri) "avrebbero potuto" fabbricarsi una bomba atomica, un cellulare o una navicella spaziale anche ai loro tempi: mancavano solo le conoscenze (le "loro" conoscenze, lo know-how) ma tutto il resto, il lavoro grosso, era già pronto, già bell'e fatto, a loro disposizione.
A ben vedere si può ben dire quindi: la "scoperta" dell'energia nucleare, la "scoperta della pila", la "scoperta" del laser e così via.. tutte scoperte insomma. Come quella dell'acqua calda con la notevole differenza che alcune sono meno importanti di quest'ultima.
A questo punto sarebbe anche legittimo dire l'"Invenzione" dell'America, o l'"Invenzione" delle sorgenti del Nilo; basta mettersi d'accordo: i termini si equivalgono dato che non siamo mai riusciti ad "inventare" nulla e tantomeno a creare nulla (ma proprio nulla, nulla-nulla; che so: una molecola, un chicco di riso, un granello di sabbia, qualcosa che prima non c'era e che ci possa far dire: "Ecco, signori. Questo "coso" (chiamiamolo così dato che non esistendo non ha nemmeno un nome) l'ha fatto l'Uomo!" Applausi convinti.)
No. Tutto quello che si riesce a fare e prendere un pò di questo, un pò di quello, raffreddarlo (o scaldarlo, o sottoporlo a qualche manipolazione), combinarlo con altri questo-e-quello, assemblarlo, dargli un nome e trovargli qualche utilità pratica o estetica. Tutto qui. Bella forza. E poi si fanno chiamare Progressisti. Progresso di che? Dove sarebbe il progresso? E dove l'abilità?
E' vero. L'Uomo si è sempre dato da fare e continua anche oggi a farlo ma se la bontà, o l'utilità di un lavoro si giudica dai risultati dove sono tutti i risultati di questo famoso progresso?
Diranno (i Progressisti bravi; quelli illuminati; quelli che leggono "Repubblica"): e l'acqua corrente? E il telefono, il cellulare, l'aereo a reazione, l'energia fotovoltaica, la tv ad alta definizione, il riscaldamento centralizzato, internet, la carta di credito, il tunnel sotto la Manica e lo Shuttle ti paion poco?
Ragazzi non scherziamo. Certo che mi paion poco. Mi sembrano quasi niente; quasi meno di niente.
E vi chiedo: ma è questo quello che chiamate progresso? (la maiuscola non ce la metto davvero).
Allora vediamo un pò: in questo ultimo periodo di fulminanti progressi, diciamo a partire da cinque o seimila anni fa, cosa è cambiato "veramente" in meglio?
Il TFU (Tasso di Felicità Universale) è migliorato nel mondo? C'è meno miseria di tremila anni fa? C'è meno violenza, ci sono meno discriminazioni, meno depravazioni, meno prevaricazioni di allora? Le persone sono più mature, più responsabili, più giuste, più illuminate, più "adulte" di quelle che popolavano il mondo qualche millennio fa? Non esistono più stragi, genocidi, omicidi efferati, cattiverie di ogni tipo comminate ai più deboli per i meno confessabili motivi?
Il genere Umano, insomma, che dovrebbe essere il target di ogni Progresso vero (con la maiuscola) è migliorato in tutti questi anni di sedicente progresso?
La verità è che NIENTE è veramente cambiato nel mondo; NIENTE di quello che conta è veramente migliorato. Le più nobili parole sulla Democrazia e sulla Società civile sono state dette da persone morte da millenni (Socrate, Platone, Plutarco ecc. ecc.) e le più belle opere d'Arte sono già state tutte prodotte. La mente umana NON è progredita di un ette e tutto quello che si chiama progresso non è che un dimenarsi senza senso, alla fine.
L'unico Progresso che conta fu compiuto circa Duemila anni fa, con il prepotente ingresso nella scena del Genere Umano di un Uomo chiamato Gesù. Lui fu il Progresso, Lui è il Progresso. Lui cambiò il mondo, letteralmente, drasticamente, indissolubilmente e da allora, si voglia o non si voglia, bisogna fare i conti con Lui.
Gesù portò la Speranza dove c'era Disperazione e Giustizia dove c'era Prevaricazione, Tolleranza dove c'era Discriminazione, e Vita, dove non c'era che Morte.
Questo è stato l'unico vero progresso che ha fatto il Genere Umano, lo si riconosca o no, lo si avversi o no, lo si ridicolizzi o no.
Tutto il resto, con buona pace dei progressisti, è aria fritta; fa parte del mondo e dell'epoca in cui viviamo, ma non tocca nemmeno il Problema che sta alla base di tutto e che Lui, Gesù, portò drammaticamente alla ribalta: cosa siamo chiamati a fare della nostra vita.
E non mi tirate in ballo il laser, lo Shuttle, il cellulare ed il riscaldamento centralizzato...
Quelli sono argomenti da progressisti.



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