Missione del blog

Il Biri, il socio più anziano titolare della celebre Agenzia (*), ha l'abitudine, da anni, di annotare i suoi pensieri, le sue osservazioni e gli avvenimenti che gli accadono (anche i meno memorabili) in un taccuino che non mostra a nessuno e del quale è gelosissimo.
Ora, avuto il permesso di visionarlo, l'ho trovato per certi versi interessante (come tutto quello che concerne il Biri) e gli ho chiesto perché non lo pubblicasse in un blog. Impresa disperata: il Biri non sa usare nemmeno il telecomando del televisore, figuriamoci il computer! Impietosito ho deciso di aiutarlo e pertanto ecco qui il blog con le pagine del taccuino del Biri che potrete leggere e commentare ricordando sempre che il sottoscritto non si prende alcuna responsabilità del contenuto essendo il suo contributo solamente quello di una collaborazione tecnica e poco più.


Per saperne di più, leggere il post dal titolo: Ouverture.
R.M.

(*) L'Agenzia di Ascolto e Collaborazione Morale della quale parlerò appronditamente in un prossimo futuro su queste pagine.

Roberto Mulinacci

BIRI RUNNER

mercoledì 30 marzo 2011

Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare…
… vedette delle forze armate italiane che forzano un blocco di pescatori italiani per permettere a centinaia di clandestini tunisini di sbarcare in Italia…
… il Presidente della Repubblica Italiana che dichiara Festa Nazionale l’Anniversario del Centocinquantesimo Anniversario della Costituzione del Regno d’Italia… (*)
… il Capo di Stato italiano che, interrogato sui timori dei residenti (italiani) allarmati per l’invasione di clandestini nordafricani che dopo aver fatto terra bruciata a Lampedusa si apprestano ad essere indesiderati ospiti di tutte le Regioni italiane, dichiara che non c’è da preoccuparsi e che non bisogna cedere “né all’allarmismo, né al vittimismo”…
… la dichiarazione di D’Alema che auspica a breve un arrivo di 30 milioni di immigrati…
… E poi… e poi…
Credetemi: ho visto cose che voi umani……”
(*) Come tutti sanno (o dovrebbero sapere) il 17 Marzo 1861 il Re di Sardegna Vittorio Emanuele II assunse il Titolo di Re d’Italia. E’ bene ricordare che in quel tempo la Capitale del Regno era Torino, che Roma e il Lazio non facevano parte dell’Italia come non ne faceva parte il Veneto e il Friuli. Anche Trento e Bolzano erano austriache e così pure Trieste. Parlare di Unità d’Italia nel 1861 quindi è una cantonata colossale (o una bugìa malamente confezionata).

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