Missione del blog

Il Biri, il socio più anziano titolare della celebre Agenzia (*), ha l'abitudine, da anni, di annotare i suoi pensieri, le sue osservazioni e gli avvenimenti che gli accadono (anche i meno memorabili) in un taccuino che non mostra a nessuno e del quale è gelosissimo.
Ora, avuto il permesso di visionarlo, l'ho trovato per certi versi interessante (come tutto quello che concerne il Biri) e gli ho chiesto perché non lo pubblicasse in un blog. Impresa disperata: il Biri non sa usare nemmeno il telecomando del televisore, figuriamoci il computer! Impietosito ho deciso di aiutarlo e pertanto ecco qui il blog con le pagine del taccuino del Biri che potrete leggere e commentare ricordando sempre che il sottoscritto non si prende alcuna responsabilità del contenuto essendo il suo contributo solamente quello di una collaborazione tecnica e poco più.


Per saperne di più, leggere il post dal titolo: Ouverture.
R.M.

(*) L'Agenzia di Ascolto e Collaborazione Morale della quale parlerò appronditamente in un prossimo futuro su queste pagine.

Roberto Mulinacci

BIRI RUNNER - La Festa del Lavoro

giovedì 12 maggio 2011

Ho visto cose che voi umani nemmeno immaginate….

… vidi turbe di giovani aggredire quei negozianti che il 1 Maggio, approfittando di una possibilità loro concessa da una disposizione comunale, avevano deciso di tenere aperti i loro negozi.
Sentii con le mie orecchie gli aggressori che dissero di esser stati provocati da quella decisione poiché, essendo la sacra giornata del 1 Maggio dedicata alla Festa dei Lavoratori, NESSUNO DEVE in tal giorno permettersi di lavorare.
Sarebbe stato, non dico scusabile, ma perlomeno comprensibile o riconducibile ad altre violenze dello stesso tipo, fatti condannabili ma frequenti, se solo gli aggressori fossero stati, che so?, braccianti agricoli, muratori o manovali edili, operai siderurgici, cavatori di marmo, minatori di zolfo, addetti alle draghe o alle ruspe, raccoglitori di rifiuti tossici o anche, semplicemente, impiegati in qualche call-center dalle linee roventi… ma sapere che quelli che si sentirono in dovere di far roteare i pugni, spaccare le vetrine e incendiare le saracinesche di chi voleva lavorare erano tutti ospiti dei cosiddetti Centri Sociali (e quindi notoriamente sfatigati, nullafacenti, mantenuti a vita dallo Stato e comunque persone che, non avendo mai lavorato in vita loro non sanno neppure di cosa si tratta, il colore che ha, a cosa assomiglia, quale è il suo sapore o dove sta di casa, il Lavoro), conferì una nota di incoerenza ironica alla violenza dei loro gesti dove la tristezza metafisica cozza incongruamente contro la loro stessa evidenza e dove un mesto sorrisetto increspa appena le labbra (portate al disgusto più schifato) del lettore di tali gesta privo di parole di fronte a tali porcate. E pertanto, posso davvero dire:

ho visto cose che voi umani….

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