Missione del blog

Il Biri, il socio più anziano titolare della celebre Agenzia (*), ha l'abitudine, da anni, di annotare i suoi pensieri, le sue osservazioni e gli avvenimenti che gli accadono (anche i meno memorabili) in un taccuino che non mostra a nessuno e del quale è gelosissimo.
Ora, avuto il permesso di visionarlo, l'ho trovato per certi versi interessante (come tutto quello che concerne il Biri) e gli ho chiesto perché non lo pubblicasse in un blog. Impresa disperata: il Biri non sa usare nemmeno il telecomando del televisore, figuriamoci il computer! Impietosito ho deciso di aiutarlo e pertanto ecco qui il blog con le pagine del taccuino del Biri che potrete leggere e commentare ricordando sempre che il sottoscritto non si prende alcuna responsabilità del contenuto essendo il suo contributo solamente quello di una collaborazione tecnica e poco più.


Per saperne di più, leggere il post dal titolo: Ouverture.
R.M.

(*) L'Agenzia di Ascolto e Collaborazione Morale della quale parlerò appronditamente in un prossimo futuro su queste pagine.

Roberto Mulinacci

Un anniversario

lunedì 8 agosto 2011

Domani (9 Agosto) è l'anniversario di un avvenimento che non voglio, come accadrà, far passare sotto silenzio. Domani è il 56.o anniversario di una delle più grandi catastrofi belliche e "morali" di tutti i tempi, un crimine talmente efferato e talmente abnorme nella sua terribile ed ingiustificata portata che, come spesso accade per le stragi commesse dai vincitori (che, in quanto tali, controllano tutte le fonti di diffusione del pensiero), si tende a minimizzare, ad edulcorare, a nascondere nei suoi incoffessabili propositi e nelle sue modalità d'uso o, peggio, a giustificare.
Il 9 Agosto 1945 gli americani infatti sganciarono la seconda bomba atomica su Nagasaki dopo che la prima, lanciata 3 giorni prima su Hiroshima non aveva prodotto l'effetto sperato, e cioè quello di provocare la resa del Giappone.
Nell'Agosto del 1945 il nazismo (ed il fascismo) erano già stati definitivamente sconfitti. Hitler si era suicidato, Mussolini era stato fucilato e l'Europa, libera da dittature, si stava già faticosamente apprestando alla ricostruzione.
Restava solo la guerra nel Pacifico, una guerra combattuta tra americani e giapponesi i quali, in maniera inaudita e inaspettata da tutti, si rifiutavano di arrendersi e davano filo da torcere (e quanto..) alle straponderanti forze statunitensi. Il coraggio e l'abnegazione dei giapponesi stupiva il mondo (almeno per quanto i mass media occidentali lasciavano, loro malgrado, capire). La Russia, aderendo ad una precisa richiesta degli Stati Uniti, aveva aperto il secondo fronte in Estremo Oriente invadendo la Manciuria ed il Giappone era ormai solo contro tutti, solo contro le più forti potenze mondiali. Ma resisteva. Non cedeva. E questo gli americani, che volevano ad ogni costo una vittoria "tutta americana"per rafforzare la loro nascente ma incontrastata ed irresistibile egemonia mondiale, nata, cresciuta e sviluppatasi proprio grazie (absit iniuria verbis) alla Seconda Guerra Mondiale, non potevano accettarlo.
Non potendo quindi venire a capo del conflitto in tempi accettabili con mezzi puramente bellici decisero (e tale scelta resterà per sempre come un'onta irreparabile nella storia non solo della loro Nazione, ma dell'Uomo in generale) di venire a capo dei loro nemici ricorrendo al Terrore.
Il lancio della bomba atomica sulle due grandi città giapponesi, fu pertanto pianificato, programmato ed effettuato nell'ottica di provocare il maggior numero di morti possibile, la maggiore strage di civili innocenti che fosse mai stata provocata da esseri umani in così poco tempo (esclusa, forse, quella susseguente al bombardamento di Dresda, voluto un anno prima, e per le stesse orribili "ragioni" da Churchill), le più terribili devastazioni e le conseguenze più dolorose, inenarrabili e protratte nel tempo di sempre.
Sotto le bombe si volatizzarono, o bruciarono, o subirono ferite atroci che li martirizzarono per il resto delle loro vite, centinaia di migliaia di persone, la stragrande parte di esse composta da inabili per il fronte: vecchi, donne e bambini. 
A loro oggi va il mio commosso ricordo.
Il giorno seguente al lancio della bomba su Nagasaki (10 Agosto 1945), il Giappone chiese l'armistizio.
La Seconda Guerra Mondiale, la guerra di Satana, era finita.

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