"E’ stato osservato il secondo neutrino trasformista: e’ un risultato record perche’ si tratta di un fenomeno rarissimo che e’ stato osservato per la seconda volta in due anni in Italia, nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.....Per la seconda volta una delle particelle piu' piccole e sfuggenti finora note riesce a cambiare identita', trasformandosi da un tipo di neutrino in un altro tipo di neutrino. E’ un risultato atteso da tutto il mondo scientifico perche’ questa conferma apre le porte alla fisica del futuro".
(Fonte: ANSA 6 Giugno 2012) http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/fisica/2012/06/06/Osservato-secondo-neutrino-trasformista-_6989928.html)
Sì, sì, c'è poco da ridere! A dispetto e onta di coloro che avevano ironizzato anche pesantemente su quel valoroso (se pur sfortunato) team di scienziati che or non è più di qualche mese fa aveva diffuso la notizia, dimostratasi poi fasulla, del neutrino molisano che correva più veloce della luce, ecco che lo stesso team scientifico (tutto italiano: lo si sappia!) ha pubblicato la notizia di una clamorosa scoperta, frutto esclusivo della ricerca nostrana, che non ha mancato di suscitare subbuglio negli ambienti scientifici internazionali oltre a generare plausi e riconoscimenti unanimi nei confronti di quegli scienziati (o forse: eroi?) che, lungi dall'abbattersi di fronte ai pochi insuccessi, con tali scoperte riescono lavorando in silenzio e pur tra mille difficoltà a tenere orgogliosamente alta la bandiera dell'eccellenza scientifica nazionale.
Come tutti sanno il team di scienziati italiani che svolge le sue ricerche nei laboratori del Gran Sasso si è da tempo distinto per la sua attività specializzata nello studio dei comportamenti dei neutrini.
A tale proposito giova osservare che, benché smentito da successive verifiche, anche il famigerato esperimento del neutrino "più veloce della luce", (vedi al riguardo alcuni articoli in questo stesso blog) più che un fallimento poteva esser considerato un successo parziale, come ben puntualizzato dal Responsabile dell'Istituto Nazionale delle Ricerche Nucleari che, in conferenza stampa, chiamato ad esprimersi sul caso aveva dichiarato: "Forse non sarà andato veloce più della luce, ma posso assicurarvi che il nostro Triny (il neutrino in questione) non è di certo lento; anzi, sulla breve distanza può dar dei punti a tutti i neutrini d'Oltr'Alpe!" rintuzzando così le maligne insinuazioni dei nostri "cugini" francesi, sempre pronti, come si sa, a darci addosso ad ogni se pur minima occasione.
C'è semmai da lagnarsi che una notizia di tale portata sia passata quasi sotto traccia nei media nazionali, forse timorosi che potesse essere smentita... Errore! La notizia è vera, verissima, e bene ha fatto il Televideo RAI a darne pieno conto, la scorsa settimana, riportando il comunicato ANSA che citiamo in apertura di questo post.
Il fatto è noto. Un ricercatore del Gran Sasso (che ha voluto restare anonimo dichiarando: "Non su me solo, ma sull'intero team scientifico e sulla Nazione intera, ricada il merito!") che da tempo teneva d'occhio giorno e notte una colonia di neutrini di tipo "MU", aveva notato una loro specifica particolarità: se fissati intensamente, essi oscillavano. Ora, che un neutrino oscilli, specie se osservato intensamente, (e di giorno e di notte perdipiù) non fa specie. Chiunque al suo posto (del neutrino, voglio dire) essendo osservato per un certo tempo, si innervosirebbe; io, lo farei. Figuriamoci poi ad esser osservato continuamente, addirittura di giorno e di notte! Oscillazioni a raffica, oscillazioni a go-go, maxi-oscillazioni: garantito. Ma figuratevi come è rimasto il nostro ricercatore quando ha potuto constatare che uno di questi neutrini (tutti come detto della specie "MU") dopo una serie di frenetiche oscillazioni: "Oplà!", si è tramutato in un lampo in un neutrino della specie "TAU" (Non ci credete? O leggete l'ANSA). Lì per lì il ricercatore ci è rimasto di stucco; non poteva credere ai suoi occhi. Aveva avuto un abbaglio? Era una specie di allucinazione dovuta alla stanchezza di tanti giorni e tante notti passate ad osservare i neutrini? (quelli della specie MU, ovviamente) Così, timoroso di aver preso fischi per fiaschi ha lasciato il laboratorio e, corso a casa, si è subito coricato dopo aver preso due tazzone (grosse tazze) di camomilla ben deciso a ripetere l'esperimento il giorno successivo con la mente sgombra e il corpo ben riposato. Ma il giorno successivo: incredibile! La trasformazione si è ripetuta proprio davanti ai suoi occhi! Nessun dubbio: il neutrino @XCC456Y**1 (chiamato familiarmente dagli scienziati: Lallo) dopo esser stato osservato e riosservato intensamente fino a portarlo al punto di oscillazione più frenetica... zac! un lampo (un lampino), un tonfo (un tonfino), ed eccolo trasformato in un vero e proprio neutrino di tipo TAU. La scoperta aveva dell'incredibile; a nessuno fra le migliaia di scienziati di tutto il mondo che spendono il proprio tempo (e il nostro denaro) ad osservare i neutrini MU, era mai accaduto niente di simile. Alcuni di loro (i più scettici) hanno chiesto di poter partecipare alla prossima osservazione del neutrino in questione; ebbene, anche questa volta nessun dubbio: Lallo ha ripetuto splendidamente la sua performance e, stimolato dal fatto di potersi esibire nella sua specialità di fronte ad un consesso internazionale di scienziati giunti da mezzo mondo per osservarlo, si è tramutato da MU in TAU dopo aver oscillato meno di un minuto.
Qualche scienziato transalpino invidioso e in malafede ha sollevato dei dubbi sulla trasformazione. Ma si era proprio sicuri che Lallo poteva passare dal tipo MU al tipo TAU così facilmente? Ed era proprio un TAU o qualcosa di gli assomigliava? Sorrisetti ironici, scettici..
Il valoroso ricercatore è intervenuto personalmente a fugare i dubbi in una conferenza stampa che ha chiarito ogni fraintendimento: "Ma cari colleghi, volete che dopo tante osservazioni dei neutrini non si sappia discernere un MU da un TAU? Il MU è tendenzialmente malinconico, introverso, ipocondriaco, dedito alla speculazione filosofica di tipo intimista e alla meditazione mentre il TAU, lui, è un compagnone, estroverso, allegro, sempre pronto agli scherzi e alle battute.. e poi basta vedere come porta i capelli un MU e come li porta un TAU, o il modo diverso in cui i due camminano...No, no, Lallo è un vero MU che può diventare un vero TAU a tutti gli effetti. E noi (rivolgendosi ai colleghi dell'Istituto Italiano di Ricerca Nucleare) siamo stati i primi (occhiata strafottente ai francesi) a documentare questa trasformazione".
La vittoria della ricerca italiana è stata quindi accettata e documentata al di là di ogni ragionevole dubbio. Ma...
Ma una muta domanda comincia a farsi largo in alcuni ambienti scientifici d'Oltralpe... Chi è Lallo? E dove si trova Triny? Siamo sicuri che Lallo non sia in realtà quello stesso neutrino che aveva millantato di esser corso dal Molise fino a Ginevra ad una velocità superiore a quella della luce?
Per adesso i francesi tacciono, ma indagano di nascosto. Sta a vedere (pensano) che, gratta gratta, vien fuori che si tratta proprio di un'altra identità dello stesso neutrino esibizionista. Non sarà che, sempre alla ricerca della popolarità, una volta fallito come sprinter si voglia riciclare in trasformista? E in silenzio indagano... indagano...
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